Intervista al surfer Carrarino Giovanni Evangelisti

Intervista e foto esclusive

Intervista al surfer Carrarino Giovanni Evangelisti

Vi abbiamo parlato e mostrato molte volte Giovanni Evangelisti, surfista di Carrara appassionato di onde grosse e atleta di punta della Twinsbros Surfboards.

Tra viaggi, impegni di lavoro ed altro, questo giovane surfista ad oggi è a nostro avviso uno tra i pochi surfisti Italiani che non si tira indietro di fronte ad onde grandi e con la sua simpatia ci ha accompagnato in  vari surf trip.

Oggi vogliamo mostrarvi qualche scatto inedito realizzato dal fotografo Versiliese Fabio Palmerini e questa intervista da noi raccolta in questi giorni.

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Molti surfisti in Italia sono al corrente della tua predisposizione per le onde grandi. Da dove nasce questa tua passione?

Ciao  a tutti ragazzi, grazie per questa intervista e per l onore di essere considerato uno a cui piacciono le onde grandi. Però chiariamo subito una cosa, le onde grosse sono un altra cosa da quelle che prendo io e a me piace semplicemente sfidare me stesso e cercare di prendere onde un più grandi di quelle che normalmente surfiamo qui in Italia. La mia passione per questo tipo di condizione, per il brivido di mettersi in gioco , nasce dal fatto che sono cresciuto a Marina di Carrara. Onde grosse qui non ce ne sono ma ogni spiaggia ha i suoi idoli e per noi ragazzi uno di questi è sempre stato Marco Urtis. Marco le onde grosse le ha prese sul serio ed io e i miei coetanei abbiamo sempre cercato di imitarlo. Penso che gran parte del mio amore per le onde “grosse” derivi da questo aspetto.

Parlaci del tuo quiver per onde di misura:

Il mio  quiver da onde grosse è composto da due tavole Twinsbros. Una 6.3  18 1/4  2 3/16 e una 7.0 19 1/2 2 3/4. La prima è una classica shortboard molto tirata che ho ormai da tre anni e che mi ha regalato un sacco di emozioni. In inverno vi posso assicurare che non mancano le condizioni per usarlo, per esempio a Levanto è la tavola che uso più spesso. La sua caratteristica è di essere molto manovrabile, a patto che ci sia la misura giusta e quindi sopra i due metri, e soprattutto quando l onda è tubante regge perfettamente la linea come se fossi su un binario. La seconda è un semi Gun molto voluminoso che mi sono fatto fare apposta per le Canarie ma purtroppo non ho mai trovato le condizioni per usarlo là  a causa del vento. Preso dalla smania di provarlo l ho usato quindi nella mia amata Levanto in un giorno molto grosso , anche se avrei potuto usare la 6.3. La sessione è stata pazzesca e il surf è totalmente differente su tavole del genere. Le manovre radicali lasciano il posto a grandi curve in totale controllo e riuscendo ad anticipare molto si riescono a prendere quei set che la maggior parte delle volte lasciamo andare perché siamo in ritardo . La velocità è assurda e si passano sezioni impensabili. Spero di riusarlo presto e di darvi ulteriori informazioni!

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Il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto è prendere un tubo vero su un onda davvero grossa. Non importa dove , potrebbe essere alle Canarie o in Irlanda , in Sardegna o Indonesia o magari a Hossegor. Il sogno è di trovarmi li dentro abbastanza a lungo da rilassarmi e mettermi completamente in piedi.

Negli ultimi anni il surf agonistico Italiano sembra abbia perso qualche colpo. Meno gare, meno montepremi, meno atleti alle gare. Come mai secondo te è successo tutto questo?

Penso che la crisi mondiale abbia indubbiamente giocato la sua parte in tutto questo , grossi soldi per organizzare e mettere in palio non ci sono e di conseguenza anche la motivazione a partecipare si affievolisce. Al di là di ciò, anche se questa non è la sede giusta e io non ho la conoscenza adeguata della situazione, mi sembra che troppo spesso ci siano stati problemi organizzativi a livello di federazione o tra federazioni rivali. In uno sport che sta emergendo come è il nostro, servirebbe maggior coesione e che si mettessero da parte vecchie ruggini. Chissà se l entrata del surf negli sport olimpici non dia un nuovo  slancio positivo.  In ogni modo il surf è bellissimo anche senza gare!

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