Oggi vogliamo presentarvi questo giovane surfista Italiano che ha appena compiuto 12 anni. Nato e cresciuto in Versilia, vive da qualche anno con la sua splendida famiglia a Fuerteventura. Il suo sogno di poter surfare tutti i giorni si è finalmente avverato. Durante uno dei nostri viaggi, lo abbiao incontrato e dopo aver passato un pò di tempo con lui ci sembrava più che opportuno presentarvelo nel migliore dei modi.

Ecco a voi, Tommaso Noah Pavoni!

Foto a cura di Jacopo Cosmelli. Video, Nicola Bresciani.

Nome e cognome: Tommaso Noah Pavoni

Età: 12 anni

Luogo di nascita: Massa (MS) Italia

Residenza: Marina di Massa e  Fuerteventura

Anni di surf: 7

Stance: Regular

Quiever: Dredger 5’2″ Soul Surfboards shape Clayton  / GTO 5’8″ Soul Surfboards shape Matt Barrow

Cibo preferito: Nutella

Miglior risultato: 2 classificato nella Tappa del Circuito Canario di Surf in Arucas , Gran Canaria. 5 classificato nella Tappa Volcom’s Totally Crostaceus Tour 2016 – Lavafish Surf Seriose in Tenerife.

Ciao Tommaso, raccontaci come è iniziato tutto! Quando e come hai iniziato a fare surf?

Ciao ragazzi! Le mie prime volte in mare me le ricordo benissimo. Avevo cinque anni e mezzo, mi avevano regalato un bodyboard per divertirmi giocando con le onde, ma io affascinato dai racconti del mio nonno surfista e da quello che la gente mi raccontava su di lui, non ne volevo sapere di andarci sdraiato. Io volevo alzarmi in piedi per imitarlo. Appena lui lo ha saputo mi ha regalato la mia prima tavola di spugna, una BZ blu, e da lì in poi ho iniziato a tormentare tutti per farmi portare in mare ogni volta che c’erano le onde. Ricordo che le prime volte per tornare al picco mi attaccavo hai laccetti di mio nonno e dei miei cugini, dovevo fare solo la fatica di surfare l’onda, un vero spasso.

Sappiamo che tuo nonno è stato uno dei primi surfisti in Versilia se non in Italia! Parlaci del rapporto che hai con lui:

Beh, lui è il Pampas (Pampino) il mio nonno pazzo, un vero lupo di mare, una sorta di leggenda vivente. Più che un nonno è un amico, con lui è sempre un’avventura. La mia grande passione per il mare la devo a lui, è lì che abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo insieme, dove non solo mi ha insegnato a surfare, ma anche a pescare ed ancora prima a nuotare e ad andare sott’acqua. Surfare mi piace tanto ma farlo con lui mi piace ancora di più , anche se l’unica cosa certa è che mai mi dirà bravo, lui è fatto così!. Colgo l’occasione per salutarlo, ciao Spartano!

Chi è il tuo surfista preferito e come mai?

Direi Kelly Slater, la leggenda vivente del surf. Per me il surfista più completo, che è sempre stato al passo dell’evoluzione di questo sport. Seguo molto anche Fanning e Taylor Knox per i loro carving e John John e Reynolds per la loro spettacolarità. Detto questo, sempre e comunque, forza Leo! Leonardo Fioravanti è il nostro portabandiera, colui che ha portato il surf italiano nell’elite mondiale, un surfista fortissimo, un esempio per tutti noi giovani.

Surf Spot preferito?

Il mio spot preferito in Italia, per quanto detto prima, non può essere che la Pampana, surf spot nella zona di Massa . Porta il nome di mio nonno ed è lì che mi ha sempre portato a surfare, mi sento a casa. Qui a Fuerteventura è la derecha de Hierro, conosciuta anche come Bubble . È un’onda potente, spesso tubante, frequentata da buonissimi surfisti e dai professionisti che vivono o passano di qua. Mi affascina e vorrei imparare a surfarla bene.

Hai mai avuto paura in mare?

No, proprio paura no. Anche se al mare bisogna sempre portare il giusto rispetto. i sicuro, il vedere uno o più squali, seppur di piccole dimensioni, mi ha fatto correre più di un brivido sulla schiena.

Come si vive a Fuerteventura?

Sono due anni e mezzo che vivo a Fuerteventura, e mi trovo molto bene. Qui oltre alla possibilità di surfare quasi tutti giorni, ho potuto imparare nuove lingue e crearmi nuove amicizie che condividono con me la mia passione. Con Leon, Tim, i due Iker e Marco dopo esserci visti a scuola ci troviamo in mare nel pomeriggio, così che, stare in mare diventa ancora più bello e divertente. Qua i compleanni li festeggiamo al mare spegnendo le candeline fra una session e l’ altra. Sto vivendo come ho sempre sognato di fare e mi sento fortunato.

Come è organizzato il circuito Juniores alle Isole Canarie?

Il circuito Juniores delle Canarie  è organizzato bene, ci sono varie tappe dislocate nelle varie isole e ben fatte anche senza grandi sponsor, ma si respira sempre una grande passione. Anche la federazione è organizzata bene con il suo sito e il meccanismo di iscrizione e la chiamata dei campionati funziona benissimo. Anche se non riesco ad essere presente a tutte le tappe mi diverto molto ed è sempre un’occasione per incontrare tanti amici, e ringrazio Timmy e suo padre che mi accolgono sulla loro furgoneta per affrontare i viaggi. Sono però sempre Italiano e mi piacerebbe partecipare di più agli eventi di casa nostra, ma con il waiting period mi è difficile organizzarmi e spero di riuscirci presto.

Saluta e ringrazia chi vuoi:

Il primo saluto e ringraziamento va sicuramente ai miei genitori che mi supportano in tutto quello che faccio e che grazie alle loro scelte di vita hanno reso possibile tutto questo. Poi vorrei salutare Ivan Villalba di Elite Surf Coaching, che non è solo un bravo e preparatissimo allenatore ma anche una buonissima persona dal quale posso imparare molte cose dentro e fuori dall’acqua, per me è un fratello maggiore. Infine, vorrei mandare un saluto ad Aitor Francesena  per tutti “Gallo”,  che ho avuto la fortuna di conoscere la scorsa estate a Zarautz, facendogli inoltre i complimenti per la sua vittoria ai “2016 STANCE ISA WORLD ADAPTIVE SURFING CHAMPIONSHIP”, una persona incredibile! Grazie anche a Nicola Bresciani e Jacopo Cosmelli per questo servizio. Un saluto a tutti i ragazzi del surf trip a Fuerteventura. Ci vediamo presto!